L’emergenza umanitaria di Lipa

E’ uno scandalo che segna il fallimento delle politiche dell’Unione Europea in tema di diritti e immigrazione.
900 persone costrette al freddo dopo l’incendio del campo avvenuto a fine dicembre senza contare le migliaia di persone che non hanno accesso ad alcun aiuto e vivono nei boschi e nelle case abbandonate ai confini con la Croazia.

I migranti del campo di Lipa ancora oggi vivono in tendoni militari poco riscaldati e in ripari di fortuna costruiti con quanto si è salvato dalle fiamme. Senza acqua potabile, senza bagni, senza docce i migranti ricevono un pasto al giorno dalla Croce Rossa locale e sono esposti a malattie da raffreddamento e alla scabbia che sta colpendo sempre più persone.

Caritas Ambrosiana, già presente sulla rotta balcanica dal 2015, ha subito portato degli interventi di aiuto attraverso la distribuzione di vestiti invernali, legna per scaldarsi e integrazioni alimentari, ma ha in programma nuovi interventi strutturali per dare dignità e sostegno alle persone del campo di Lipa.

La campagna di fondi promossa dalla Caritas ambrosiana ha lo scopo di mantenere in situazioni un po’ meno peggiori le persone e intanto procedere a corridoi umanitari



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